Sospensione si o sospensione no?

Eccoci qui a parlare di misure adottate dal governo nel decreto cura Italia. Più precisamente parliamo di mutui. Purtroppo la situazione sanitaria attuale ci costringe ad una economia risicata sia per imprenditori, professionisti e lavoratori. Moltissime persone negli ultimi tempi, visti i bassi tassi, hanno effettuato operazioni soggette a mutuo ed ora con la crisi di liquidità che si andrà propagando?

Beh la primissima misura adottata dal governo è stata la sospensione dei pagamenti dapprima per coloro che si erano visti sospendere o ridurre l’orario lavorativo per almeno trenta giorni, poi è stata estesa anche ai lavoratori autonomi che certifichino la perdita dei propri introiti in misura pari al 33% sul fatturato del trimestre precedente e fortunatamente è stato eliminato il reddito isee base di 30.000 euro considerato da subito il tetto per accedere alla sospensiva.

Peccato che molte partite iva a regimi agevolati spesso smettano di fatturare nell’ultimo trimestre per non “scavallare” le soglie previste, ma ad ogni modo mi pare comunque che la norma uscita tuteli tutte le categorie di reddito.

Dovrebbe bastare un’autocertificazione, con tutti i pro ed i contro del caso. Debbono essere chiariti sicuramente meglio i parametri precisi da tenere in considerazione ai fine della determinazione della perdita. Per i lavoratori dipendenti basterà una dichiarazione del datore di lavoro.

Per entrare nel pratico però non ci sono ancora indicazioni precise ed ognuno di noi dovrebbe rivolgersi alla propria banca cominciando a recuperare ogni documento utile per l’istruttoria, operazione anch’essa difficoltosa vista la moltitudine di richieste e gli orari di lavoro ridotti da parte della banca.

Unico limite rimasto per l’accesso al beneficio è l’importo del mutuo che non deve superare i 250.000 euro.

Da vedere come agirà ogni singola banca in merito al requisito dell’ammortamento da almeno un anno del muto al momento della richiesta.

Vuoi sapere in caso di morosità se puoi accedere alla sospensione?

Si ma sono se il ritardo è contenuto nel termine di 90 giorni.